la regina incontrastata della pasticceria siciliana, una torta a base di crema di ricotta, pan di Spagna, pasta reale, cioccolato, decorata in stile barocco con glassa di zucchero e frutta candita. Di origine millenaria il suo nome, che appare sin dal XIV secolo, deriva dalla parola araba “qas’ at”, che significa “scodella”, dalla forma tondeggiante. Secondo la tradizione, la Cassata veniva preparata dalle monache siciliane soltanto per il periodo pasquale ed era un dolce irrinunciabile durante le festività – da un proverbio siciliano “tintu è cu un mancia a cassata a matina ri Pasqua” (meschino è colui che non mangia la cassata la mattina di Pasqua). Oggi la Cassata si mangia tutto l’anno ma, secondo tradizione, non manca mai nel periodo pasquale.