
Il Mandarino Tardivo di Ciaculli
Il mandarino tardivo di Ciaculli, noto anche come marzuddu, è una tipicità della zona del Palermitano da cui eredita il nome. La caratteristica che lo contraddistingue è la maturazione tardiva che avviene generalmente nel mese di Marzo, a differenza delle altre tipologie “primintive” che maturano tra gennaio e febbraio.
Il frutto è una varietà endemica del nostro territorio ed è stato inserito fra i presidii Arca del Gusto di Slow Food in virtù delle eccezionali qualità che lo caratterizzano: un intenso e caratteristico profumo, un elevato contenuto zuccherino ed una buccia molto sottile. La produzione è ancora oggi limitata a circa 1000 ettari facenti capo a piccoli produttori che si sono riuniti, circa 20 anni fa, nel consorzio il Tardivo di Ciaculli
Ricercare la migliore qualità. salvaguardare il territorio, supportare l'agricoltura sostenibile. - consorzio Il Tardivo di Ciaculli
Una nicchia preziosa
Il territorio del Mandarino Tardivo di Ciaculli è estremamente circoscritto. Si estende principalmente nelle vallate delle campagne di Ciaculli e Croceverde Giardina, nel Palermitano. In tutto si contano, come dicevamo, circa mille ettari di colture, tra pianure e terreni scoscesi che raggiungono circa 300 metri di altitudine, sulla parte orientale del monte Grifone.
Aroma, Dolcezza e Natura
il mandarino tardivo di Ciaculli nasce originariamente dalla varietà Avana. Da questa eredita la sua forma schiacciata e la presenza non elevata di semi all’interno. E’ riconoscibile per la sua buccia giallo-arancio, estremamente sottile, che emana un profumo gradevole e caratteristico. Probabilmente però il tratto distintivo del Mandarino di Ciaculli rimane l’inconfondibile sapore dolce e aromatico, che lo rende ideale anche per l’utilizzo in pasticceria.


Ambiente e Tradizione
La coltivazione del Tardivo di Ciaculli prosegue la tradizione secolare degli agrumeti della Conca d’Oro e lo fa nella direzione del rispetto dell’ambiente. Il territorio su cui è diffusa la coltura è preservato dall’invasione del cemento e con i suoi terrazzamenti preserva il terreno montano dalle frane. Il tutto si deve ad un disciplinare di produzione, promulgato e tutelato dal Consorzio, in un momento di crisi del settore. Una soluzione vincente che ha accomunaato e tutelato gli agricoltori della zona. Il Consorzio è costituito da circa 90 piccole e medie aziende di produttori agricoli, che si sono impegnati in una coltura di qualità nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità.
Nei mandarineti di Ciaculli, non si puo’ costruire e i terreni vengono coltivati a basso impatto ambientale. I mandarini vengono raccolti accuratamente a mano, recidendo il picciolo alla base, per evitare che la buccia si strappi e che nel trasporto eventuali rami residui buchino i frutti. Per questa ragione il Mandarino Tardivo di Ciaculli arriva in commercio sempre senza foglie.
Un frutto ricco e versatile
Dal Mandarino Tardivo di Ciaculli il Consorzio produce anche una marmellata, tramite un’azienda specializzata di Ribera. Nella preparazione viene utilizzata la farina di carrube come addensante, diminuendo i tempi di cottura per preservare le proprietà organolettiche e benefiche del frutto. Il Mandarino Tardivo di Ciaculli è infatti ricco di vitamina C, fibre, potassio, acido folico e di un flavonoide efficace contro l’obesità e l’accumulo di colesterolo. L’impiego del mandarino palermitano è inoltre molto diffuso in pasticceria, nella realizzazione di dolci, gelati e creme.
Dalla buccia dei mandarini verdi, che vengono annualmente raccolti per alleggerire il carico della pianta e migliorarne la qualità produttiva, si ricavano olii essenziali per alimenti e profumi.
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